3 consigli per affrontare la paura del giudizio

Superare la paura del giudizio

Giuliana ha una riunione con nuovi colleghi . Si inizia con un classico giro di presentazioni. La paura del giudizio si trasforma, ben presto in vera e propria ansia. Sente il cuore che inizia a galoppare nel petto, l’agitazione sale, diversi pensieri affollano la testa: “E ora cosa dico? Sembro così noiosa…“. Si ferma un attimo ad ascoltare cosa stanno dicendo i colleghi che la precedono: “Ecco, riescono tutti ad essere interessanti…ma come fanno? Chissà cosa penseranno di me!“. 

E la paura del giudizio si alza di un altro palmo. Più si avvicina il suo turno, più i pensieri si fanno veloci. Giuliana inizia a immaginare come la giudicheranno i colleghi: “Sembra una stupida…ma come mai l’hanno assunta?” E così via, fino al suo turno. A quel punto l’ansia un po’ si abbassa (anche se la paura del giudizio rimane). Tuttavia, insieme all’ansia, si abbassa anche l’autostima: rimane in lei quell’amara sensazione di non essere stata all’altezza della situazione

Ti è mai capitato qualcosa di simile? Quella costante idea di non essere mai abbastanza che ti annebbia la testa? LA PAURA DEL GIUDIZIO è MAI DIVENTATA ANSIA DEL GIUDIZIO?

 

Apparentemente è un “semplice” momento di stress, tuttavia dice molto di più sulle convinzioni che abbiamo di noi stessi (“Non sono mai abbastanza) e sul mondo esterno (“Mi giudicheranno male, penseranno che sia stupida“). 

Giuliana è un nome di fantasia, ma nel mio lavoro vedo molte situazioni simili. Persone che reputo molto in gamba, vedono se stesse come buone a nulla (sindrome dell’impostore, dicono!). Ma come è possibile?

Perché abbiamo paura del giudizio?

Partiamo da un presupposto: un minimo di paura del giudizio l’abbiamo tutti. Serve a mettersi in discussione e generare dei dubbi che ci permettano di aggiustare il tiro. Se rimane entro certi limiti, quindi, la paura del giudizio può essere utile: serve a calibrare il nostro comportamento.

Superato il limite, però, può solo andare a influire negativamente sulla nostra vita e, soprattutto, sulla nostra autostima.

In genere, la paura del giudizio è prepotente quando hai passato la vita a cercare di essere sempre perfetto, senza una sbavatura. Sembra che questo sia l’unico modo per farti volere bene dagli altri. Ma è davvero così?

Una mia paziente mi diceva: “Ho passato la vita a fare il giudice di me stessa. Forse ora dovrei diventare avvocato difensore“. Quanta ragione!

La paura del giudizio inizia un po’ a sfumare, quando inizi a vedere te stesso come un tutt’uno di pregi e difetti (fino a poco prima, invece, i difetti sembravano avere un peso maggiore). Ma, soprattutto, quando inizi ad accettare anche le parti che consideri “negative”. Qualcuno, riesce addirittura a trasformare i difetti in virtù, in alcune occasioni. Molti giocano la carta dell’autoironia. E funziona, oh quanto funziona! 

Come affrontare la paura del giudizio

Ti propongo tre step per provare a scalfire un pochino la paura del giudizio:

1. METTI IN DISCUSSIONE I TUOI PENSIERI

Hai mai fatto caso che tutti quei “Penseranno che non sia all’altezza” e “Di certo pensano che sia stupido”  sono tuoi pensieri? Non hai le certezza che gli altri la pensino allo stesso modo, perché la capacità di leggere nella mente altrui non è ancora stata inventata (ma se hai news in merito, fammi sapere, che nel mio lavoro tornerebbe utile ogni tanto!!).

Ogni volta in cui ti parte un pensiero del genere. Chiediti: “Dove sono le prove?” (Dove sono le prove che gli altri pensano che io sia stupido? Posso essere certo al 100% che stiano pensando questo?). 

Dopodiché inizia a girare la frase in prima persona: “Io penso di non essere all’altezza” “Io penso di essere stupido”. E già il peso della paura del giudizio dovrebbe abbassarsi, ma per fare un buon lavoro, passiamo al secondo punto.

2. non generalizzare

Mi fa sempre sorridere la tendenza a pensare che quello che facciamo in una singola situazione ci descriva a 360° (rido, ma lo faccio anche io eh? Non sono molto furba!!).

Ok, forse in quella presentazione hai fatto davvero la figura dello stupido (ho detto forse!). Magari in quel caso, sul lavoro, sei stato davvero poco all’altezza della situazione. Sono solo singoli frangenti, però. 

Non puoi generalizzare ciò che è accaduto in una o due situazioni e farlo diventare una tua caratteristica fissa. Ma soprattutto, perché non lo fai anche con le tue qualità? Ci sarà stata una volta in cui sei stato all’altezza della situazione, in cui hai portato bene a termine un compito. Quelle volte non contano? Perché, nella tua testa, valgono meno?

3. non sei l’unico

Ok, questo sembra un consiglio della nonna, con tanto di pacca sula spalla. Eppure è quello in cui credo di più: i difetti piacciono!

Prendi i social. Ti fa più simpatia quella che presenta tutte le sue foto belle e patinate o quella che ti dice “Oh scusate, ho un po’ di cellulite anche io!“. Preferisci il tizio super-organizzato e perfetto o quello che ogni tanto posta: “Dannazione, anche stamattina sono in pieno ritardo e sulla scrivania sembra sia scoppiata una bomba!“. E ancora, che ne pensi delle super-mamme che sanno sempre perché il loro bambino sta piangendo e di cosa ha bisogno? Non empatizzi forse di più con la blogger che ti dice: “Essere mamma sarà anche è bellissimo, ma che fatica!

Anche gli altri hanno dei “difetti”, alcuni molto simili ai tuoi. Quando gli altri vedono in te una fatica, una difficoltà, spesso si sentono sollevati, perché sentono che qualcun altro è sulla loro stessa barca. Se poi riesci a ironizzarci sopra, hai vinto (secondo me, è il segreto del successo di machedavvero, che è bionda, bella, cool, ma taaanto autoironica).

Prendi spunto da loro.

La prossima volta che sei in difficoltà, prova a osservare meglio gli altri, forse non stanno pensando che tu sia stupido, ma a quella volta in cui anche loro hanno provato la stessa cosa! condividi la tua difficoltà: il successo è assicurato!

Quando senti che anche gli altri hanno provato la tua stessa cosa, la paura del giudizio si abbassa di un bel pezzo!!

 

Vieni su Facebook e su Instagram, questa settimana ci raccontiamo proprio di quella volta in cui…

 

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!