4 dritte per affrontare la sindrome dell’impostore

“Non sono abbastanza. Devo per forza fare quel corso di aggiornamento per rimediare…prima o poi arriverà qualcuno a smascherarmi, mostrando al mondo che sono un incapace”

Ti è mai capitato di dirti una frase simile? A molti dei miei pazienti capita continuamente. Anche se si presentano per altri problemi, prima o poi i nodi arrivano al pettine e ci troviamo a lavorare sulla sindrome dell’impostore. Ci troviamo a fare i conti con quella sensazione di non essere mai abbastanza e che manchino ancora un sacco di cose per essere, almeno ,accettabile. 

Oggi ho deciso di parlarti della sindrome dell’impostore , perché riguarda moltissime persone, soprattutto quelle di successo, ed è molto possibile che ci sia dentro anche tu.

Cos’è la sindrome dell’impostore?

La sindrome dell’impostore non è un vero e proprio disturbo, nel senso che non è riconosciuto dal Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-V). Tuttavia, molti psicologi usano questa espressione per indicare un tratto di personalità:

E’ una condizione psicologica caratterizzata dall’incapacità di interiorizzare  e credere ai propri successi, tanto da vivere nella paura di essere impostori.La persona è, infatti, convinta di non meritare il successo ottenuto, anche se la realtà dimostra il contrario.

Significa che, se anche i successi sono scritti sulla carta e riconosciuti da tutti, tu stenti a credere di averli ottenuti per merito tuo. In genere, pensi di aver avuto fortuna o di aver avuto condizioni favorevoli per raggiungere quell’obiettivo. Di fatto, non riesci (quasi) mai a goderti un risultato!

Ho la sindrome dell’impostore, cosa posso fare?

Come sempre, non penso di poter “curare” attraverso un articolo. La sindrome dell’impostore è già ostica dal vivo, in seduta, figuriamoci attraverso alcune righe scritte. Spero però, che potrai fare tesoro di qualche dritta. Il modo migliore è farla tua e trovare la tua personalissima soluzione per smussare un po’ gli angoli. Essendo un tratto di personalità, difficilmente potrai eliminarlo del tutto (ma forse a volte serve anche per mantenere i piedi per terra), ma potrai migliorare la convivenza!

1. OSCILLa tranquillamente TRA il SENTIRTI IN GAMBISSIMA E il SENTIrTI UNA NULLITà 

Scommetto che la tua autostima non è sempre bassa. Ci sono volte in cui senti di valere, ti senti un figo per aver raggiunto quell’obiettivo e, dentro di te, te la tiri anche un po’ (e meno male!). Il problema è che, poco dopo, fa capolino la sindrome dell’impostore. Da quel momento, inizierai a pensare di aver raggiunto quel risultato per fortuna oppure penserai che, al confronto di Mr. X (metti tu il nome!), vali davvero poco. I tuoi pensieri continueranno dicendoti che non vali un granché e prima o poi qualcuno si accorgerà di una grossa falla nelle tue capacità. Insomma, si accorgerà che non sei così bravo, anzi sei un impostore!

COSA FARE? Goditi il momento in cui senti di essere sulla cresta dell’onda, in cui ti senti quasi un dio. Poi arriverà il momento “impostore” e tutto tornerà come prima. Insomma, goditi il successo, è importante. Devi riuscire a distinguere l’amore proprio dalla scarsa umiltà: se ti godi un successo è perché ti vuoi bene, non perché sei poco umile!

2. impara a ricevere i complimenti

Ormai questa cosa mi è chiara: è più facile fare i complimenti che riceverli. Se soffri di sindrome dell’impostore, ogni volta in cui una persona ti fa un complimento, senti di averla imbrogliata, quindi affermi: “Grazie, ma ho avuto fortuna” oppure “Sì, ma lo sanno fare tutti“.

COSA FARE? Impara a rispondere solo “Grazie”.. C’è una parte di te che quel complimento lo desidera. Con la sindrome dell’impostore oscilli costantemente tra “Devo dimostrare di essere in gamba” e “Ecco sono un disastro”. Imparare ad accettare i complimenti è un nutrimento per la parte che ha bisogno di dimostrare al mondo di avere un valore: non tradirla!

3. LA FORTUNA è SOLO UNA PARTE DEL TUO SUCCESSO

Ogni volta in cui ottieni qualcosa, attribuisci il merito alla fortuna. “Sì, ho superato l’esame, ma mi è andata bene: mi ha chiesto proprio le cose che sapevo” oppure “Sì, ho ottenuto la promozione, ma sono stato fortunato: ci sono persone che la meritano più di me”.

COSA FARE? La fortuna conta, ovvio. Il “fattore C…” ha il suo peso nell’ottenere o meno un risultato. Certo, è stata una fortuna che il prof. ti abbia chiesto proprio le cose che sapevi, ma se tu non avessi studiato nemmeno quelle? Voglio dire, ci hai messo anche del tuo a preparare quell’esame, no? Avresti anche potuto non studiare nulla. Conoscendoti, poi, sei uno preciso: avrai tralasciato una o due cose, ma studiato per bene tutto il resto. E, ancora, sono certa che sul lavoro ci fossero persone anche più preparate di te, ma magari il tuo capo ha fatto un bilancio tra pregi e difetti e tu in quel bilancio hai vinto (sarà mica uno scemo il tuo capo che regala una promozione a uno che non se lo merita!!).

La prossima volta, prima di sminuire un risultato, immagina il tuo successo come un grafico a torta. Attribuisci una piccola percentuale alla fortuna, poi inserisci anche tutti gli altri fattori che hanno contribuito a quel successo (scommetto che dimentichi sempre le tua qualità!). Qualcosa del genere:

 

Grafico a torta - Sindrome dell'impostore

Un esempio di grafico da fare per affrontare la sindrome dell’impostore

4. CONFRONTATI

In genere, ti limiti a giustificarti davanti ai complimenti, ma poi non parli con nessuno della sindrome dell’impostore. E’ una cosa che ti logora dentro, ti fa sudare ogni volta in cui affronti una situazione in cui potresti essere giudicato, ma non dici a nessuno: “Sento di non valere abbastanza, sono un impostore: non ho le capacità che mi attribuite!”. Già dire: “Sono un impostore” ad altra voce fa ridere, no?!

COSA FARE? Parlane! So che nel TeaPost della scorsa settimana ti avevo suggerito di non cercare rassicurazioni, ma qui la questione è un pelino diversa. Non devi cercare rassicurazioni negli altri (tanto non gli crederesti e le smonteresti in un secondo), ma puoi provare a confrontarti con loro. Di tanto in tanto, prova a raccontare come ti senti, la tua difficoltà a goderti i successi e a tua tendenza a pensare che sia sempre e solo fortuna. Scoprirai che un sacco di persone la vivono come te. Sentire di non essere da solo su questa barca, aiuta molto.

Proprio per questo, se soffri anche tu di sindrome dell’impostore, ti chiedo di raccontare qui sotto oppure sui facebook e instagram ( ricordati di taggarmi con @ionomistresso , così posso leggerti) quella volta in cui la sindrome dell’impostore ha avuto la meglio. Ti va?

 

Articolo ispirato a: https://www.careerbliss.com/advice/imposter-syndrome-do-you-ever-feel-undeserving-of-your-success/

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!

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