Ansia e panico | Impara a non evitare le situazioni temute (prima puntata)

Impara a non evitare le situazioni temute

E’ inutile, qualsiasi sia la ragione per cui si presenta l’ansia, di fatto, porta a evitare un sacco di situazioni. Qualcuno lo fa in maniera più lieve, qualcun altro arriva non uscire quasi più di casa. Si inizia a non fare più quella strada, a evitare i mezzi pubblici, a non andare al centro commerciale. Man mano, sembra che l’ansia prenda il controllo della nostra vita.

I miei pazienti lo sanno (e un po’ mi odiano, perché gli rompo sempre le scatole sulla questione!):

PRIMA REGOLA DELL’ANSIA: NON EVITARE!

Io già sento il coro: “Eeeh fosse facile!” “Sì sì facile dirlo quando non ci sei passato” “Non evitare è impossibile, potrei morire!

Lo so. Giuro che lo so, è difficile non evitare quando si soffre di ansia e attacchi di panico. Però è possibile. Vediamo insieme come fare.

Perché l’ansia porta a evitare alcune situazioni?

La risposta è apparentemente semplice: si evitano alcune situazioni, perché si teme che possano scatenare ansia e attacchi di panico. Le situazioni che vengono evitate più frequentemente sono i luoghi affollati, gli spazi aperti, i mezzi di trasporto, i luoghi chiusi o molto lontani da casa.

La persona evita queste situazioni per tre ragioni:

1. Teme che sia proprio quella situazione a causare i suoi attacchi di ansia o di panico

In molti casi, si evita quello che è stato il primo posto in cui si è verificato un attacco (o quello in cui è capitato il più forte).

2. Ha paura che ci siano delle conseguenze sociali.

Frasi che sento spesso a tal proposito sono: “E se gli altri se ne fregano e nessuno mi soccorre?” “E se non c’è nessuno che possa aiutarmi?” “Farò una figura di merda, mi vergogno!“. Alcuni, quindi, evitano i posti in cui gli altri possono accorgersi facilmente di un attacco di ansia o di panico; altre persone, al contrario, evitano i posti dove nessuno possa prestargli aiuto (perché troppo isolati o perché dispersivi).

3. Ha paura che l’attacco di panico abbia conseguenze pericolose.

Molte persone, ad esempio, evitano di guidare per paura di perdere il controllo durante l’attacco ansioso e avere un incidente.

In realtà non si ha davvero paura di quella situazione, ma del significato che le abbiamo attribuito.

 

“Spiegati meglio!”

Ok, quello che voglio dire è che, razionalmente, sai benissimo che al centro commerciale non ti faranno niente, idem sui mezzi pubblici, e che fare quella strada o un’altra non fa davvero la differenza. Il punto è che quelle situazioni rappresentano, per te, qualcosa di particolare.
E’ il significato che sta sotto alla situazione a scatenare il panico, non la situazione stessa.

Esempio (semplice, ma giusto per farti capire cosa intendo):

Peter ha 22 anni e ha avuto degli attacchi di panico sul treno che lo porta all’università. Da quel giorno, ha smesso di prendere i mezzi per andare in facoltà. –> Con la terapia, scopriamo che Peter ha una forte difficoltà a diventare autonomo e a staccarsi dalla famiglia. Andare all’università e fare esami implica crescere, con gli attacchi di panico sui mezzi si “blocca” proprio sulla cosa che gli fa paura.

Giuliana ha 37 anni ed evita i centri commerciali come fossero la peste nera. Ha avuto lì i suoi primi attacchi di panico, da allora ha smesso di frequentarli. –> Con la terapia, scopriamo che Giuliana ha una forte difficoltà a fidarsi degli altri. “E se sto male lì e nessuno mi soccorre? Un luogo pieno di gente, dove nessuno si accorge di me o dove magari m vedono ma decidono di non aiutarmi”. Meglio non trovare una conferma alle proprie paure.

Ognuno ha le proprie ragioni. Prima o poi vanno capite, certo. Ma perché è così importante, intanto, non evitare?

Perché evitare è dannoso?

Quando devi affrontare una situazione che ti fa paura, vivi sulle spine. Senti l’ansia che sale piano piano, ti irrigidisci, lo stomaco si chiude, non riesci a pensare ad altro.

Più volte, accarezzi l’idea di lasciar perdere, di evitare la situazione che ti spaventa così tanto. In alcuni casi, l’ansia diventa così forte e ti fa stare così male, che eviti davvero. Cosa succede?

Succede che ti senti subito meglio. L’ansia scompare di colpo, ti senti più rilassato, sei libero di pensare ad altro. Il tuo cervello, lesto, coglie queste sensazioni e registra: “La situazione scatena troppa ansia, probabilmente si nasconde un pericolo. La soluzione per stare meglio è evitarla!“. Et voilà, il danno è fatto.

Il cervello ragiona così, perché è portato a proteggerti e a farti stare bene. Tutto ciò che ti mette in pericolo, deve essere evitato.

Il problema è che la volta dopo, quando dovrai affrontare nuovamente quella situazione, il cervello ritirerà fuori i suoi appunti e farà in modo che tu possa sentire forte e chiaro l’ansia. Come? Aumentando ancora di più le tue reazioni davanti all’idea di dover affrontare quella situazione.

Si crea qui il circolo vizioso: a un certo punto, emerge anche l’ansia di avere ansia in certe situazioni. Questo accade perché il cervello collega velocemente l’idea di una situazione all’ansia, in un cerchio stretto stretto.

Anche se ti sembra che evitare ti faccia stare tranquillo, in realtà è solo un’illusione. alla lunga, più eviti e più cresce l’ansia.

 

Inoltre, pian piano la questione tenderà a dilagare e a interessare anche altre situazioni (si parte dai centri commerciali, poi la posta, quindi la guida e cos’ via).

Cosa fare per non evitare le situazioni temute?

Te lo racconto nella prossima puntata. Non temere, non è per tenerti sulle spine o farti penare (e, no, non sto evitando Ahahahahah). E’ solo che questo articolo sarebbe diventato troppo lungo e noioso in una sola occasione, così ho preferito dividerlo in due parti!

Ne frattempo, prova a riflettere sulle conseguenze che ha avuto l’ansia sulla tua vita. Cosa ti ha portato a evitare? So che molte volte sembra di non evitare nulla, ma spesso l’evitamente è molto sottile. Ti lascio alcune domande per rifletterci più attentamente.

Impara a non evitare | Ansia e attacchi di panico

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!

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