Infografica | Ansia normale e ansia patologica: come distinguerle?

ansia normale vs ansia patologica

Molte persone iniziano un percorso per attacchi di ansia e di panico aspettandosi che, con la psicoterapia, l’ansia svanisca del tutto. Come ripeto spesso, è impossibile che vivere senza ansia. Ne parlavo anche nell’ultima newsletter: tutti noi abbiamo una certa quota d’ansia, perché è fondamentale per la sopravvivenza. Questa quota, comune a ogni essere umano, viene spesso definita ansia normale, ben diversa da quella patologica, che invece ostacola la vita quotidiana. Durante il percorso si impara proprio a distinguere tra queste due forme di ansia; gradualmente, con la psicoterapia, l’ansia patologica svanisce, ma l’ansia normale rimane (per fortuna!) senza dare alcun fastidio.

Vediamo quali sono le regole di base per distinguere l’ansia normale dall’ansia patologica.

Le domande da porti per distinguere tra ansia normale e ansia patologica

Come sempre, faccio una doverosa premessa: l’articolo non può sostituire il lavoro dello psicologo. Le domande che seguono servono per orientarti e per aiutarti a capire se possa essere necessario contattare uno psicologo.La diagnosi vera e propria, infatti, è compito degli esperti.

1. QUANDO SI VERIFICA?

Normalmente, l’ansia serve per segnalare un pericolo (sia esso visibile/concreto o psicologico). Questo pericolo può essere più o meno grande, più o meno rischioso, ma comunque è oggettivamente presente e, per rispondervi, dentro di noi si attiva un pochino di ansia (o molta ansia, se il pericolo ci espone a un grosso rischio). In questi casi, quindi, il fatto di sentire ansia è assolutamente normale, anzi è sarebbe strano il contrario!

L’ansia normale serve a metterci in allerta davanti al pericolo e prepara il corpo e la mente a fuggire o ad attaccare.

ESEMPIO: sei a casa da solo e senti un rumore. Il cuore inizia a battere più forte; i muscoli sono tesi, pronti a scattare; drizzi le antenne, pronto a captare ogni altro rumore o movimento attorno a te.

Al contrario, l’ansia patologica si attiva anche quando non è presente un rischio reale. Una delle cose che manda in tilt la testa è proprio il fatto di sentirsi fortemente in ansia, senza capire perché.

ESEMPIO: stai guardando la tv, tutto intorno è tranquillo. Improvvisamente, il cuore inizia a battere fortissimo, senti la testa ronzare. Ti manca così tanto l’aria, che senti che potresti soffocare da un secondo all’altro.

2. QUANTO E’ POTENTE LA TUA ANSIA?

L’ansia, dicevamo, serve ad affrontare una situazione “periolosa”. Quando è ad un livello normale, l’ansia porta il corpo e la mente allo stato ottimale per affrontare la situazione.

ESEMPIO: Hai un esame domani e ti han detto che sarà molto difficile. Ti senti agitato, hai una leggera tachicardia e ti sembra di essere un po’ sulle spine,  tuttavia questo stato è proprio quello che ti motiva a restare sui libri un’intera giornata.

Al contrario, quando l’ansia è troppo bassa, non ci sentiamo motivati a fronteggiarla, se troppo alta ci manda in tilt.
Quando il livello di ansia è troppo elevato, diventa patologico. La mente è poco lucida, impedisce di ragionare serenamente, così le reazioni sono esagerate rispetto alla situazione reale e non consentono di raagire in maniera adeguata: si fugge o ci si paralizza davanti a situazioni che potrebbero (e dovrebbero) essere affrontate più o meno tranquillamente.

ESEMPIO: Hai un esame domani. Ti han detto che è abbastanza fattibile, ma non riesci a stare tranquillo. Hai una forte tachicardia, la testa è annebbiata, non riesci a pensare lucidamente nè a concentrarti. Rileggi più volte la stessa riga. L’unica cosa che fa abbassare l’ansia è decidere di non non andare a fare l’esame (evitamento).

3. GIUDICHI PERICOLOSE SITUAZIONI CHE NON LO SONO?

Abbiamo visto che, quando l’ansia è patologica, non permette di giudicare lucidamente la situazione e, spesso, si valutano come pericolose situazioni che in realtà sono normalissime. Questo errore di valutazione, speventa molto: ci si rende conto dell’assenza di un reale pericolo, eppure l’ansia non diminuisce: cosa sta succedendo? Hai il sentore che stia per capitare qualcosa di terribile. Ti senti angosciato e l’ansia aumenta ancora e ancora.

ESEMPIO: stai entrando al centro commerciale e partono tutti i sintomi di un attacco di ansia. Ti guardi attorno, sai perfettamente che non c’è alcun pericolo, eppure non puoi fare a meno di sentirti in ansia. A un certo punto diventa così forte che senti che stai per morire/svenire. Come può un centro commerciale farti sentire come se fossi al centro di un campo di battaglia?

L’ansia normale, invece, si attiva solo nelle situazioni effettivamente pericolose o rischiose. In particolare, fa capolino quando dobbiamo affrontare una situazione che potrebbe portare a effettive conseguenze o cambiamenti.

ESEMPIO: stai entrando al centro commerciale. Dovrebbe essere un giorno di svago, ma non riesci a staccare la testa dalla visita medica che dovrai fare il giorno seguente. E’ molto importante, purtroppo. Ripensandoci, ti senti un pochino ansioso, hai il magone e senti un po’ di tachicardia. Svagarti oggi sarà difficile.

4. CI SONO SITUAZIONI O AMBITI DI VITA CHE VENGONO FORTEMENTE INFLUENZATI DALLA TUA ANSIA?

In linea di massima, l’ansia normale non va a intaccare alcuna situazione di vita. Continui a condurre il tuo quotidiano, senza che l’ansia ti faccia evitare nulla. Si presenta ogni tanto, rende fastidiosa la situazione, la disturba un po’, ma non cambia di troppo ciò che stai facendo.

ESEMPIO: stai andando al lavoro/a scuola. Prendi la metro ed è pienissima. Da quando la tv manda a ripetizione notizie di attentati non ti senti molto tranquillo. Senti un po’ di apprensione. Decidi di distrarti guardando lo smartphone: chatti, guardi un po’ i social ed eccoti arrivato. Anche oggi niente attentato: ti senti sollevato! Vai al lavoro/a scuola e non ci pensi per il resto della giornata.

Al contrario, l’ansia patologica ti porta a evitare un sacco di situazioni.Giorno dopo giorno,si aggiunge alla lista una cosa nuova che eviterai di fare a causa dell’ansia. Ti senti in gabbia. In altri casi, riesci comunque a far tutto, ma con estrema difficoltà: anche situazioni molto semplici (prendere i mezzi, andare al lavoro/scuola, entrare a centro commerciale, guidare…) diventano veramente pesanti da affrontare e ti lasciano stanco e spossato per il resto della giornata.

ESEMPIO: stai andando al lavoro/a scuola. Già la sola idea di dover prendere la metro ti manda in ansia, ti alzi già sudato e con la tachicardia. Ogni volta che puoi, la eviti. Piuttosto ti svegli molto prima, ma vai in macchina. Quando devi prenderla, fai il viaggio completamente teso, in ansia e nulla riesce a distrarti. La tensione è così elevata che i muscoli non si rilassano per il resto della giornata, continui a pensare alla prossima volta che dovrai prendere i mezzi e ti senti in trappola. Al lavoro/scuola non riesci a concentrarti.

RIASSUMENDO:

ansia normale vs ansia patologica

In tutti questi casi, potrebbe essere utile contattare uno psicologo.
Ricordati, infatti, che l’ansia tende a peggiorare se non viene ascoltata. Prima che raggiunga livelli troppo elevati, puoi correre facilmente ai ripari con un breve percorso.

 

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!

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