Attacchi di panico: basta conoscerli

Lo dico spesso: il primo passo per affrontare gli attacchi di panico è conoscerli, sapere come funzionano e come gestirli. Come spesso accade, la consapevolezza da sola probabilmente non basta, ma vi assicuro che la psicoeducazione (educare il paziente a capire come funziona il suo problema) è davvero fondamentale.

Per questo, i primi incontri di psicoterapia sono piuttosto intensi: oltre a capire il vissuto della persona e come si colloca il problema in quella particolare storia di vita, si spiega anche come funzionano gli attacchi di panico e come gestirli (qui vi avevo parlato di come calmarsi durante un attacco di panico).

Dopo questi primi incontri, nella maggior parte dei casi, il sintomo degli attacchi di panico diminuisce o smette addirittura di presentarsi.

Perché è così importante conoscere gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico si nutrono dell’effetto sorpresa.

sneak attack cat GIF

Quello che li fa gonfiare e diventare sempre più minacciosi è la loro tendenza ad arrivare come fulmini a ciel sereno: la persona non sa mai quando potrebbe arrivare un nuovo attacco e vive con un lieve strato di ansia, in attesa che si scateni nuovamente il panico. Questo meccanismo, che nasce per controllare il panico, in realtà lo nutre.

Quando poi l’attacco di panico arriva davvero, la persona si sente completamente scoperta e vulnerabile. La sensazione è quella di una morte imminente, di soffocamento, di svenimento e di non riuscire a respirare (qui un breve riassunto su come funzionano). Tutte queste sensazioni alimentano la sensazione di panico e rendono ancora più difficile la sua gestione (se penso che io stia morendo e non che si tratti “semplicemente” di ansia, la portata dell’ansia sarà maggiore e diventerà decisamente più difficile pensare di poter gestire il momento).

Il fatto di sapere come funzionano gli attacchi di panico e il mettere nella propria cassettina degli attrezzi qualche strumento per gestirli, permette avere una sensazione di padronanza. In quel momento si sta comunque male, l’ansia rimane fortissima, ma si è meno sopraffatti da quello che sta succedendo. di Esempi di tecniche? La respirazione di cui vi parlavo in questo TeaPost.

Conoscere gli attacchi di panico basta per guarire?

Conoscere gli attacchi di panico e sapere cosa fare permette, nel 90% dei casi, di far sparire il sintomo.

Questo dà sollievo, ma non corrisponde alla guarigione vera e propria. Per guarigione si intende non solo eliminare il sintomo degli attacchi di panico, ma anche evitare che non si ripresentino in futuro. Per far questo, è necessario comprendere le cause per cui si sono presentati e “risolverle”.

Questo è il secondo passaggio della terapia per gli attacchi di panico (e questo può essere più o meno lungo) e, se vi va di approfondire, ne avevo parlato in questo TeaPost.

Ho deciso che, per quest’anno, il mese di Maggio sarà dedicato all’ansia e agli attacchi di panico. Se vi interessa l’argomento e vi è utile approfondirlo, potete seguirmi quotidianamente su Instagram e su Facebook, dove approfondisco gli argomento di cui vi parlo sul blog (se siete arrivati tardi, don’t worry: è tutto salvato nelle stories in evidenza!).
Infografica | Attacchi di panico: cosa sono
Infografica | Attacchi di panico: cosa fare
Questa settimana, su Instagram e su Facebook, troverete ogni giorno la descrizione di un particolare disturbo d’ansia (attacchi di panico, fobie, disturbo ossessivo-compulsivo, ansia generalizzata…). Perché, come ormai ben sapete, conoscerli è il primo passo per affrontarli! =)

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!