In questi ultimi anni si è parlato moltissimo del problema dell’anoressia. Si parla sempre più anche del modello curvy (secondo me, non sempre in modo positivo o davvero utile, come sempre accade quando si passa agli estremismi). Eppure c’è ancora moltissima confusione rispetto ai disturbi alimentari: quando un problema alimentare diventa davvero un problema? Se una persona è molto magra è automaticamente anoressica? Se soffro di fame nervosa sono bulimica? Qual è la differenza tra bulimia e binge eating?
Oggi vi parlo dei diversi tipi di disturbi alimentari (almeno dei principali), cerchiamo di capire insieme cosa sono, come funzionano e che differenze ci siano tra uno e l’altro.
Cos’è l’anoressia? Come funziona?
L’anoressia viene sempre associata ad eccessiva magrezza. Certo, questo almeno a spanne dà l’idea, ma certamente non descrive interamente il problema. Vediamo insieme cos’è l’anoressia e come funziona.
Ufficialmente, l’anoressia è descritta come una restrizione nell’assunzione di calorie (rispetto alle reali necessità), la quale porta a un peso corporeo molto al di sotto della norma (ci sono dei parametri per valutarlo, a partire dal BMI, che è il rapporto peso-altezza).
Non solo, la persona sperimenta anche intensa paura davanti alla possibilità di prendere peso e di ingrassare, anche se è visibilmente sotto peso. La percezione del corpo e della sua forma sono, infatti, molto distorti in questi pazienti. Nelle donne, può verificarsi amenorrea (ossia assenza di almeno 3 cicli mestruali).
Anche nell’anoressia, come nella bulimia, possono essere presenti comportanti di abbuffata e condotte di eliminazione (esempio, vomito, lassativi…).
NOTA: non tutte le persone sottopeso soffrono di anoressia!
Cos’è la bulimia? Come funziona?
La bulimia è caratterizzata da tre aspetti, in particolare:
- Ricorrenti abbuffate, ossia mangiare in un determinato periodo di tempo (esempio, in due ore) una quantità di cibo molto maggiore rispetto a quella che la maggior parte delle persone assumerebbe in circostante simili (ecco, sì, quindi escludiamo Natale e matrimoni!!!). Durante le abbuffate, la persona ha la sensazione di perdere il controllo (esempio, ha la sensazione di non riuscire a fermarsi, perde la cognizione del tempo…).
- Ricorrenti condotte compensatorie, ossia quei comportamenti che “compensano” l’abbuffata per evitare di aumentare di peso (esempio, vomito, lassativi, attività fisica eccessiva…).
- I livelli di autostima sono influenzati dalla forma e dal peso del corpo.
Per la “diagnosi ufficiale” occorre che le abbuffate e le condotte compensatorie si verifichino almeno una volta alla settimana per tre mesi.
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA ANORESSIA E BULIMIA?
La bulimia è caratterizzata da alternanza tra abbuffate e comportamenti compensatori (es. il vomito). Questi comportamenti possono verificarsi anche nell’anoressia, ad esempio quando la persona ritiene di aver mangiato troppo (e il troppo può essere anche una mela o uno yogurt considerato troppo grasso).
Qual è la differenza? Nella bulimia si riesce a mantenere un peso corporeo uguale o maggiore a quello considerato normale. Nell’anoressia, al contrario, il peso è più basso rispetto alla norma.
Cos’è il Binge Eating? Come funziona?
Il Binge Eating Disorder è caratterizzato principalmente dalla presenza di abbuffate, che si verificano almeno una volta alla settimana per tre mesi. L’abbuffata è uguale a quella descritta nella bulimia:
- Ricorrenti abbuffate, ossia mangiare in un determinato periodo di tempo (esempio, in due ore) una quantità di cibo molto maggiore rispetto a quella che la maggior parte delle persone assumerebbe in circostante simili (ecco, sì, quindi escludiamo Natale e matrimoni!!!). Durante le abbuffate, la persona ha la sensazione di perdere il controllo (esempio, ha la sensazione di non riuscire a fermarsi, perde la cognizione del tempo…).
Gli episodi di abbuffata si devono associare ad almeno tre aspetti:
- Mangiare molto più rapidamente del normale;
- Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni;
- Mangiare grandi quantità di cibo anche se non si ha fame (vera);
- Mangiare da soli, perché si prova imbarazzo per quanto si sta mangiando;
- Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio.
Nota: il peso non è un fattore vincolante. E’ possibile far diagnosi di Binge Eating in persone normopeso/sovrappeso/obese. Sebbene si pensi che tutte le persone obese soffrano di Binge Eating, in realtà sono due problemi distinti e molte persone sono obese anche in assenza di abbuffate tipiche del Binge Eating.
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA BINGE EATING E BULIMIA?
La differenza sta nella presenza o assenza di condotte compensatorie: nel Binge Eating non vengono messi in atto comportamenti atti a compensare l’abbuffata (vomito..).