Perché ogni piccola novità mi mette ansia?

Perché novità mettono ansia

Ci sono persone per cui va così: anche la più piccola delle novità, per quanto positiva, mette un’ansia tremenda. Ci si inizia a rimuginare sopra, pensando a come andrà, a cosa succederà, cosa si farà…A volte ci si pensa così tanto, che è difficile addormentarsi.

 

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Sì, capita spesso anche a me

Immagino -_-

 

“Programmare sempre!”. Ma funziona?

Ansia fa rima con controllo. Se avesse il genio della lampada a disposizione, chi ha una “personalità ansiosa”  esprimerebbe il desiderio di azzerare gli imprevisti.

Il motto di chi ha una “personalità ansiosa” è “programmare sempre“. Si programma per cercare di prevedere anche il più piccolo tocco di novità o il più piccolo degli imprevisti. Si pensa, infatti, che avere tutto programmato e sotto controllo, impedirà di avere ansia, invece è proprio il meccanismo di controllo che lo alimenta. Il cervello sa bene quanto sia impossibile programmare tutto, quindi fa vivere la persona con le antenne sempre dritte, in cerca della minima crepa nei propri piani e questo genera ansia (sai che peso vivere tutto il giorno sull’attenti?!).

Di fatto, è proprio il desiderio di avere tutto programmato e sotto controllo ad alimentare l’ansia: la strategia del “tutto sotto controllo e programmare sempre” viene messa in atto per prevenire l’ansia, ma al contrario la fa crescere.

Qual è la cosa peggiore che può succedere?

Si programma tutto, perché “non si sa mai cosa potrebbe succedere“. In realtà, quando si chiede alla persona ansiosa di pensare a cosa potrebbe DAVVERO succedere, quali potrebbero essere le REALI conseguenze, nella maggior parte dei casi non saprà rispondere o lo farà per sommi capi.

La persona ansiosa, infatti, è concentrata più sul rischio di perdere il controllo che sulle conseguenze possibili; pensa che, se non manterrà uno stretto controllo si verificheranno catastrofi, ma se ci pensa bene non sa nemmeno lei di quali catastrofi si tratti.

ESERCIZIO:

Prova a pensare alla conseguenza peggiore che può capitare. Quanto è probabile che si realizzi? Quali sono le altre conseguenze? Ce ne sono anche di migliori? Quali hanno maggiori probabilità di essere le REALI conseguenze?

 

NOTA: questo esercizio NON serve a focalizzarsi sul “PENSIERO POSITIVO”. Anche pensare sempre che “tutto andrà bene e chissenefrega” non funziona. L’esercizio serve a fare una media tra possibili conseguenze peggiori e migliori, per arrivare a pensare in maniera realistica e non essere guidati sempre e solo dal pensiero ansioso.

Spesso, anche solo pensare REALISTICAMENTE alle conseguenze, abbassa nettamente l’ansia: si scopre che l’ipotesi peggiore non è poi così “peggiore” oppure si comprende di avere tutte le risorse per fronteggiarla. si scoprono, inoltre, possibili alternative al pensiero peggiore.

 

Personalmente, credo funzioni benissimo anche chiedersi:

quali conseguenze avrà questa cosa tra 5 anni? E tra 10? 

 

Ti assicuro che, nella maggior parte dei casi, l’imprevisto o la cosa che preoccupa ha pochissime o addirittura nessuna conseguenza in un periodo di tempo così lungo. Questo, per certi versi, rilassa.

Vale sempre questa cosa?

Sai che i “sempre” e i “mai” sono troppo assoluti. Quindi la risposta è, ovviamente, no: non vale sempre. Ci saranno delle cose grandi per cui sarà naturale preoccuparsi o andare in ansia. L’obiettivo non è quello di eliminare l’ansia dalla tua vita (altrimenti ci ritroviamo nello  stesso circolo vizioso del voler tenere tutto sotto controllo). Il punto è non avere l’ansia come UNICA reazione alle novità

Ricordi la storia della cassettina degli attrezzi? Ognuno di noi ne possiede una. Dentro ci sono tutte le nostre caratteristiche che, se tirate fuori al momento giusto, diventano risorse; quando, al contrario, tiriamo fuori l’attrezzo sbagliato, quello diventa un limite, perché non ci aiuta ad affrontare la situazione in maniera efficace.

Abbiamo decine di emozioni a disposizione, perché usarne solo una?!

 

About The Author

Alessia Romanazzi

Psicologa e psicoterapeuta. Aiuto le persone ad affrontare momenti di stress temporanei o prolungati. Insieme cercheremo la tua personalissima soluzione per superare il momento critico. Mi trovi in studio a Saronno e a Milano. Attraverso Skype in tutto il mondo!

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