Non è facile stare vicino a chi sta soffrendo
(a proposito, se la persona che dovete aiutare soffre di ansia e attacchi di panico ne avevo parlato qui). La sofferenza altrui ci mette spesso in imbarazzo e sembra toglierci ogni strumento utile: qualunque cosa diciamo o facciamo, comunque non potremo mai eliminare davvero quella sofferenza.
La sensazione più comune, quando non sappiamo cosa dire a chi sta soffrendo è quella dell’impotenza. E l’impotenza è tremenda. Per questo, proviamo a scrollarcela di dosso, spesso dicendo delle frasi che aiutano più noi a togliersi dalla situazione, che l’altra persona a stare meglio.
Quali frasi non dire a chi sta soffrendo?
Tirati su/Reagisci.
Come dicevo qui sopra, è difficile stare a contatto con chi soffre. Non è per cattiveria o egoismo, è perché quella sofferenza ci fa sentire male o ci fa sentire impotenti. O entrambe le cose. Eppure, la primissima cosa da dire a chi sta soffrendo è proprio che ha il diritto di stare male.
Se qualcosa ci fa soffrire, dobbiamo dar tempo a quella sofferenza di fare il suo corso. E, credetemi, la sola idea che la persona che ci sta di fronte e che prova a consolarci capisca e rispetti questo fa sentire un pochino più leggeri.
Basta non pensarci
Non è vero e lo sapete meglio di me: non pensarci non fa passare nessun problema, semplicemente lo svia. Come dicevamo nel punto precedente, è necessario lasciare che la sofferenza faccia il suo corso e l’unico modo per affrontare davvero il dolore è affrontarlo, per poi elaborarlo.
Via libera alla birretta fuori casa, alla serie tv da guardare insieme, alle chiacchiere che distraggono. Sono tutte cose che possono aiutare e dare un o’ di sollievo alla sofferenza, ma non devono reprimerla, bensì dare solo un po’ di respiro alla persona.
“E’ tutto nella tua testa”
Forse sì, ma a meno che la persona non sia completamente fuori di testa, c’è qualcosa in quella situazione che l’ha fatta soffrire. O forse no, ma comunque la sofferenza è reale e questo basta. Potete non essere d’accordo, potete vederla in maniera diversa e va benissimo, potete dirlo, ma non troppo spesso e con una formula tipo: “La vedo diversamente, ma so quanto stai male e questo è quello che conta e sono qui, deve essere tremendo sentirsi così. Posso fare qualcosa per te?“.
“Pensa a chi sta peggio!”
Va beh, sono di parte: io ‘sta frase la odio. Ok, pensare a chi sta peggio può aiutare il giusto peso alle cose, ma davvero è una frase che può aiutare? Pensateci bene, non è piuttosto una frase che sminuisce il dolore altrui?
C’è sempre chi sta peggio, davvero, anche nelle cose peggiori. Il punto è che ognuno cammina nelle proprie scarpe e, anche se non sono le più scomode al mondo, se non ci sta comodo c’è poco da fare!
Quindi cosa posso dire a chi sta soffrendo?
Non lo so. Come sapete non sono un’amante delle risposte preconfezionate. In linea di massima, credo non ci sia qualcosa di giusto da dire a chi sta soffrendo, piuttosto credo sia una questione di atteggiamento, che sia empatico e poco giudicante.
Come aiuto, possiamo provare a seguire tre piccoli consigli:
- IMMAGINATE SIA CAPITATO A VOI. Cosa NON vorresti sentirvi dire? Cosa vi sarebbe fastidio e cosa vi tirerebbe su? Questo vi aiuta a mettervi nei panni dell’altra persona. Successivamente, provate a immaginare se queste cose possano essere utili anche alla persona che state cercando di sostenere (potrebbe essere diversa da voi).
- ASCOLTATE, SENZA GIUDICARE. Talvolta, la persona che sta male non si aspetta nulla di che, ma solo di essere ascoltata e capita.
- SIATECI E BASTA. Riprendendo un po’ la questione del punto precedente, a volte la persona ha solo bisogno che il suo dolore venga riconosciuto, basta che ci sia qualcuno disposto ad ascoltarla. La sofferenza, probabilmente, non passerà (deve pur sempre fare il suo corso, dicevamo!), ma condividere il dolore serve ad alleggerirsi,almeno per un po’.