Oggi andiamo a vedere un’altra tecnica di respirazione. Si tratta di una tecniche utile anche nel caso in cui dobbiate aiutare una persona che soffre di attacchi di panico (o attacchi di ansia) e può funzionare anche nei casi di emergenza.
La cosa importante, però, è essere certi che ci sia in corso un attacco di ansia o di panico e che l’iperventilazione non sia dovuta a condizioni mediche di altro tipo.
Come funziona la respirazione nel sacchetto di carta?
Quando la persona, durante un attacco di ansia o di panico, non riesce a seguire altre tecniche di respirazione (tipo la respirazione diaframmatica oppure la respirazione attraverso le GIF), è possibile invitarla a respirare dentro un sacchetto di carta.
Aiutatela a respirare lì dentro in maniera lenta e regolare. In particolare:
- Chiedetele di inspirare ed espirare lentamente nel sacchettino
per circa 10 volte; - Poi di respirare normalmente, al di fuori del sacchettino, per circa 15 secondi;
- Continuare a fargli alternare le due respirazioni fino a quando l’iperventilazione è terminata.
E se non ho a disposizione un sacchettino di carta?
Ovviamente, normalmente non giriamo con un sacchettino di carta (beh, sugli aerei lo trovate sotto al sedile o nel portaoggetti davanti a voi!). Va tutto a monte???
No, certo! E’ possibile respirare con le mani a coppetta, tenendole davanti al naso e alla bocca (ben aderenti al viso), come vi mostro nella foto qui sotto:
Eventualmente, mostrate voi alla persona come fare, poi seguite le istruzioni che abbiamo visto precedentemente.
Perché la respirazione nel sacchetto di carta funziona durante un attacco di ansia?
Vi ricordate la storia dell’iperventilazione? (Vi avevo anche linkato esplorando il corpo umano!!! Ahahahah). Secondo Sanavio (1998), i sintomi di iperventilazione possono cessare facendo respirare alla persona un mix di ossigeno e anidride carbonica al 30%. Visto che non siamo dei calibratori umani, possiamo dire che, più semplicemente, basta far respirare alla persona aria arricchita di anidride carbonica.
Quando noi respiriamo buttiamo fuori anidride carbonica, quindi respirare in un oggetto chiuso (come il sacchetto di carta) permette di inalare, durante la successiva inspirazione, un po’ di ossigeno e un po’ di anidride carbonica.
La spiegazione completa sulla respirazione ve l’avevo raccontata qui (mamma mia quanto mi è piaciuto scrivere quell’articolo, ci rido ancora adesso!).
Sorry! Però provate a dare un occhio: spiega bene come mai durante un attacco di panico sembra di svenire e cosa succede quando iperventiliamo.
Servono ulteriori info sugli attacchi di panico e sugli attacchi di ansia? Ho scritto moltissimi articoli a riguardo, provate a dargli un’occhiata! A fine mese, invece, arriverà una super-sorpresa a riguardo!!! =)
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Bibliografia:
Cattani, Scapellato – Attacchi di panico e ansia acuta, soccorso psicologico di base. Giunti O.S.